La Commissione Europea ha presentato oggi la proposta di emendamento all’articolo 4 della Direttiva 94/62/EC su imballaggi e rifiuti da imballaggio che introduce indicazioni vincolanti per la riduzione dell’utilizzo di sacchetti monouso leggeri in plastica. Il documento non si discosta da quello circolato nei giorni scorsi in rete e prevede una deroga all’articolo 18 sulla libera circolazione degli imballaggi tra gli stati membri, pur nel rispetto degli articoli 34 e 36 del nel Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
“Ci siamo mossi per risolvere un gravissimo problema ambientale che è sotto gli occhi di tutti – ha commentato Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente (foto a destra) -. Ogni anno in Europa sono più di 8 miliardi le borse di plastica che si trasformano in immondizia, con pesanti danni per l’ambiente. Alcuni Stati membri sono già riusciti a limitare di molto il loro uso e se altri facessero altrettanto il consumo in tutta l’Unione europea potrebbe addirittura ridursi dell’80%”.
La proposta elaborata dalla Commissione obbliga gli Stati membri a ridurre, entro due mesi dall’entrata in vigore della nuova direttiva, l’uso degli shopper con spessore inferiore a 50 micron; le autorità nazionali potranno scegliere liberamente quali strumenti adottare: facendoli pagare attraverso imposte o prelievi – come già avviene in alcuni paesi europei -, stabilendo obiettivi nazionali di riduzione, vietandole a determinate condizioni – come accade in Italia -, o individuando altri modi ritenuti adatti. Si chiede solaente che le misure introdotte dai singoli stati non comportino un incremento complessivo degli imballaggi immessi al consumo.
La Commissione stima che nel 2010 siano stati immessi sul territorio dell’Unione europea 98,6 miliardi di sacchetti di plastica, equivalenti ad un consumo procapite di 198 shopper. La maggior parte di questi sacchetti sono di materiale leggero, riutilizzati meno rispetto alle borse più robuste – fanno sapere da Bruxelles -. Le cifre sul consumo di sacchetti di plastica in materiale leggero indicano grandi differenze tra gli Stati membri: si va dai 4 sacchetti annui pro capite di Danimarca e Finlandia, ai 466 di Polonia, Portogallo e Slovacchia. L’Italia, in questa classifica, si colloca in una posizione intermedia, con 181 sacchetti annui pro capite.
fonte: polimerica
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