L’ennesimo articolo fumoso sulla questione “decreto sacchetti di plastica”. Finalmente viene chiaramente evidenziato l’obiettivo finale del decreto, ossia, il settore alimentare.
Il ministro dell’Ambiente ha annunciato a Bruxelles che il Consiglio dei ministri approverà in data odierna il decreto riguardante la regolamentazione e l’uso dei sacchetti per l’asporto merci. Secondo quanto riportato da Confcommercio, per Clini “il decreto dovrebbe risolvere il conflitto con l’Ue”. Confusione sulle procedure a carico dell’Italia
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Confcommercio annuncia che il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare in giornata il decreto riguardante la regolamentazione e l’uso dei sacchetti per la spesa, “sia quelli biodegradabili e compostabili che quelli di plastica riciclabile in modo da mettere l’Italia in linea con le norme Ue”.
Secondo quanto riferisce Confcommercio però, a margine di un convegno del Kyoto club a Bruxelles, il Ministro Clini avrebbe dichiarato che l’Unione Europea avrebbe aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per “la mancata messa al bando dei sacchetti di plastica nei supermercati”. Notizia che non ci risulta corrisponda al vero.
Ecco quanto riportato nella nota di Confcommercio.
“Speriamo che il decreto risolva il conflitto con l’Ue” che ha in sospeso una procedura d’infrazione contro l’Italia per la mancata messa al bando dei sacchetti di plastica nei supermercati. Il decreto regolerà l’uso delle buste degradabili e compostabili secondo quanto prevedono le norme Ue che precisano anche dove devono essere usate. Il decreto regolamenterà anche gli usi commerciali delle buste riciclabili di plastica tradizionali.
“L’obiettivo è che le buste biodegradabili e compostabili siano usate soprattutto nel settore alimentare perché possono contribuire a ridurre la produzione dei rifiuti, e anche a sviluppare il settore industriale della chimica verde”.
Sempre Confcommercio riporta anche che “Il Ministro ha puntualizzato che le plastiche tradizionali cosiddette biodegradibili in realtà non sono tali, perché con il tempo si frammentano, e dunque sparisce l’inquinamento macro, ma ridotte in microgranuli, aumentano l’inquinamento a un altro livello ed è anche peggio”.
La versione dell’ANSA
Ecco invece come l’agenzia ANSA riportava mercoledì 6 marzo le dichiarazioni del Ministro: “Il decreto di domani spero che risolva anche il conflitto aperto con la Commissione europea, perche’ regola l’uso delle buste biodegradabili e compostabili secondo le norme europee. Con la normativa che disponeva il bando dei sacchetti di plastica tradizionali, l’Italia è andata contro le normative Ue. Con il provvedimento di domani si stabilisce dove vengono usate e quali sono le tipologie di buste di plastica riciclabili, che possono essere usate sia all’interno che al di fuori del settore alimentare. L’obiettivo, precisa, è favorire il più possibile l’uso della plastica biodegradabile nel settore alimentare, perché ciò riduce la quantità di rifiuti. Per cui non è una norma che uccide i produttori di plastica tradizionale: regolamenta l’uso delle plastiche nell’ambito degli usi commerciali”.
FONTE: ecodallecittà
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